Venerdì 17/11/2023 dalle 14.00 alle 22.00 si è svolto un evento in presenza riservato ai Soci di AND-APS, per celebrare il ventesimo compleanno dell’associazione e riflettere sulle nuove sfide, tra passato, presente e futuro.

AND-Azzardo e Nuove Dipendenze APS ha compiuto 20 anni. A sottolineare questa importante ricorrenza, il 17 novembre scorso si è svolto un evento celebrativo articolato in un momento di riflessione scientifica al quale è seguito un momento conviviale. È stata l’occasione per fare il punto sulle attività dell’associazione, ma anche sull’evoluzione del contesto del gioco d’azzardo in Italia, in questo ventennio, tra passato, presente e futuro. Oltre agli associati, hanno partecipato rappresentanti del mondo scientifico competente con cui AND ha collaborato stabilmente nel tempo, le socie fondatrici, nonché alcuni “amici” di AND che si sono resi disponibili attraverso le loro azioni concrete a supportare l’Associazione.

Sono state analizzate le traiettorie seguite dalla politica e dalle istituzioni nel faticoso percorso di riconoscimento istituzionale del disturbo da gioco d’azzardo, che non è andato di pari passo (ma che anzi, è avvenuto in estremo ritardo e non sempre con la messa in campo delle dovute competenze e limitato stanziamento di risorse economiche per la cura) alla sempre crescente offerta di gioco d’azzardo pubblico. Il “giocato” in Italia è schizzato in un ventennio, dal 2003 al 2022, da 24 a 136 miliardi di euro, e si contano 1.500.000 giocatori d’azzardo “ammalati” di “gioco legale”, che travolgono con loro e danneggiano sul piano economico, emotivo, della salute, lavorativo, vocazionale e non solo, almeno 10 milioni di loro prossimi (familiari, amici, ma anche conoscenti e altri: perché entrare in relazione con una persona che ha perso il controllo sul gioco d’azzardo, equivale ad essere esposti ai suoi stessi rischi).

Durante l’evento, sono state dunque messe in relazione tra loro le fervide attività dell’associazione e le  “risposte” istituzionali emerse via via, in un processo che ha visto paradossalmente, con l’incalzare di tali formalizzazioni, sempre più ridurre le possibilità per AND di realizzare le proprie attività a 360° gradi, tra sensibilizzazione, informazione, prevenzione, ricerca, presa in carico psico-sociale, mantenendo vivi invece i compiti di trasmissione di competenze, advocacy e presa in carico del sovraindebitamento e di tutto ciò che attiene ai danni legali e finanziari patiti dalle famiglie travolte dall’azzardo.

L’istituzionalizzazione dell’azzardo è esitata quindi in un netto depauperamento di risorse mirate per il territorio e per i suoi cittadini colpiti da questa “pandemia”, in particolare a livello locale, perché ad AND invece sono giunti nel tempo numerosi riconoscimenti perlopiù a livello nazionale. Solo per citarne qualcuno, nell’ambito dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, istituito nel 2012 dal D.L. Balduzzi, rappresentanti di AND hanno fatto parte del Comitato consultivo di supporto all’Osservatorio presso il DPA-Dipartimento Politiche Antidroga (2013-2015), come pure esperti di AND hanno ricoperto la funzione di membri nell’organismo attivato presso il Ministero della Salute (nei trienni 2019-2022 e 2023-25). Inoltre, ricordiamo l’Audizione alla Commissione Affari Sociali alla Camera nel 2012; il Premio ricevuto nel 2015 dall’Istituto per la Ricerca Sociale per l’Ambulatorio Specialistico Sperimentale per il Gioco d’Azzardo Patologico attivato da AND dal 2012 al 2014 su fondi della Regione Lombardia; l’invito del Presidente Sergio Mattarella alla Giornata del Volontariato (2015); l’Audizione privata con Consiglieri del Presidente della Repubblica (25.10.16) e il reiterato invito al Ricevimento presso il Quirinale in occasione delle celebrazioni del 2 giugno (2017; 2018; 2019 e 2023). A livello locale, in questi anni, solo il mondo del volontariato ha premiato membri di AND-APS, assegnando il “Sole d’Oro” a Daniela Capitanucci nel 2018 e a Roberta Smaniotto nel 2023, in riconoscimento del loro eccezionale contributo nella promozione del dono e della solidarietà. A livello nazionale, invece sono stati ritenuti validi i principi guida che hanno orientato AND in tutti questi anni: la specializzazione sull’azzardo, coniugando teoria e pratica; la multidisciplinarietà, coinvolgendo le professioni indispensabili per la trattazione complessiva del tema “azzardo” (psicologi psicoterapeuti, assistenti sociali, avvocati e consulenti legali/finanziari, medici esperti di dipendenze, educatori professionali, ma anche altre figure pregnanti); la qualità e l’approccio evidence-based, come prerequisito per l’azione; l’indipendenza come requisito essenziale, non intrattenendo rapporti che possano configurare conflitto di interessi (ad esempio, rapporti economici, direttamente o indirettamente, con l’industria del gioco d’azzardo italiana; sponsorizzazioni private derivanti da concessionari di gioco o organizzazioni che gestiscono giochi d’azzardo); la concretezza e l’orientamento al problem solving, documentando puntualmente le azioni già svolte; la continuità, svolgendo con costanza l’attività specifica sull’azzardo per un ventennio, senza interruzioni; la leggerezza e la flessibilità dell’organizzazione (riducendo al massimo i costi fissi di struttura e personale, offrendo la risposta nel modo più vicino possibile di destinatari, riducendo gli sprechi garantendo ai destinatari il massimo della spesa); la gratuità del volontariato professionale competente e l’ottica di sussidiarietà, improntata all’unione di risorse invece che alla ricerca di denaro, fondata su un approccio partecipativo e volontaristico di mobilitazione della società civile.

Ma si sa, Nemo profeta in patria….

           E’ possibile rivedere il contributo della Presidente Daniela Capitanucci a questo link – Capitanucci

Per fare un bilancio e tracciare prospettive, sono giunte preziose le testimonianze degli amici esperti.

Il dottor Tazio Carlevaro dal Canton Ticino, col suo consueto garbo e lucidità, nel suo intervento “La laudatio che non so fare”, mette in evidenza come l’associazione in questi venti anni sia stata estremamente presente e attiva. Parlando al consesso, dopo avere ringraziato AND per quanto realizzato, invita ad una metamorfosi finalizzata alla sopravvivenza dell’Associazione: suggerisce di cambiare il piano secondo le necessità, sottolineando il rigore scientifico che ha colto nell’operato di AND, e invitando ad un’ancor più stretta collaborazione.

          E’ possibile rivedere il contributo del dr Tazio Carlevaro a questo link – Carlevaro

Il dottor Rolando De Luca, con il suo “Il sogno del 17.11.2623”, accompagnandoci attraverso una narrazione onirica, ci porta al 17.11.2623 e ci fa immaginare come l’evoluzione della “faccenda” gioco d’azzardo sia destinata a morire nel tempo. Suscita ilarità l’idea che si possa entrare in un posto, giocare e uscire senza un quattrino… Impossibile credere che sia esistito e che possa continuare ad esistere una cosa così….

          E’ possibile rivedere il contributo del dr Rolando De Luca a questo link – De Luca

Infine, il dottor Maurizio Fiasco, nel suo intervento “Innovatori e inventori: dalla gloria alla sostituzione. Apprendere la lezione. Difendere le proprie innovazioni. Costruire le alleanze”, ha narrato la presenza nella storia dei casi famosissimi di inventori e scopritori geniali che hanno subito la damnatio memorie per l’eccessiva innovatività delle loro invenzioni. Dopo avere paragonato anche il lavoro di AND al destino dei citati, ci invita a reagire, perché non si può sempre incassare, ma occorre combattere, costruendo una rete proprio di componenti della comunità scientifica seria. Ci incita e ci invita ad imparare a “litigare”, non rozzamente, ma in modo raffinato, con la stessa tecnica con cui abbiamo studiato il tema, progettando un “modello di azione collettiva” che ponga la questione capitale sulla domanda di presa in carico di terapia e cura, operazione che non è in natura, bensì il prodotto dell’azione del servizio. Occorre creare il fattore di reputazione nel mondo delle professionalità nella rete e con una tattica di comunicazione e di occupazione del terreno delle buone pratiche oneste e competenti, portando il risultato all’interno del teatro. Occorre imparare a “menare le mani” quando occorre.

         E’ possibile rivedere il contributo del dr Maurizio Fiasco a questo link – Fiasco

Anche gli interventi di numerosi soci hanno offerto stimoli in queste direzioni.

        E’ possibile rivedere il contributo dell’Avv. Emanuel Gennaro a questo link – Gennaro

        I contributi di Avanzi, Nosé e Colombo

        E il contributo conclusivo di Giorgio Ferrari e Susanna Redaelli.

Sono parecchi i suggerimenti emersi, e non ci resta che ANDare avanti almeno, per un altro ventennio, oppure … fino al 2623!

A questo link, la Relazione finale ventennale 17.11.2023-DEF